Fin da molto lontano, dalle spiagge, dai poggi e dalle pianure si intravede su un’alta collina una fortezza gigantesca dal profilo squadrato ed imponente che si staglia netto contro il cielo. È la Rocca di Montefiore, ai cui piedi è adagiato uno dei paesi più importanti e belli dell’antica Signoria dei Malatesta. 

Sin dall’alto Medioevo la storia di Montefiore si intreccia con quella della città di Rimini; nel 1302 il castello cerca di sottrarsi a questa giurisdizione ma la minaccia di un assedio stronca la ribellione. Con l’avvento al potere dei Malatesta, Montefiore visse un momento di grande sviluppo assumendo il ruolo di centro principale della vallata. La casata lo scelse per edificarvi una delle più grandi e imprendibili fortezze, alla quale venne riconosciuto sia il ruolo di ricca residenza di rappresentanza, sia quello strategico-militare di baluardo sui confini del Ducato di Urbino.

Dall’ultima porta di accesso alla fortezza, si accede al primo giro di mura e poi al cortile dove si trova un pozzo decorato del ‘300. Al piano superiore si ammira una bella sala con volta a crociera dove sono esposti alcuni affreschi di Jacopo Avanzi. Un’altra sala detta “dell’imperatore”, mantiene le pareti affrescate dall’Avanzi con scene di battaglia. Salendo all’ultimo piano si giunge al terrazzo sulla sommità della fortezza dal quale si ammira un panorama davvero emozionante.